Con la pubblicazione sul BURT della Delibera n. 540 del 06-05-2024, e delle “Linee di indirizzo inerenti alla formazione degli alimentaristi (in attuazione dei Regolamenti CE n. 852/2004 e 853/2004) e all’attività di controllo delle Aziende UU.SS.LL per la valutazio­ne dell’adeguatezza della formazione presso le imprese dell’ambito alimentare” giunge a compimento il percorso, avviato ormai da diverso tempo, di revisione degli obblighi e degli adempimenti formativi per tutte le imprese operanti nel settore alimentare.

La normativa impatta su un numero significativo di attività economiche, visto che interviene su tutta la filiera, dal trasporto (inclusi i servizi di delivery) alla somministrazione di pasti e bevande, dal confezionamento alle attività artigianali (come la pasticceria, ad esempio), alla produzione di salumi e formaggi, giusto per citarne alcune.

La variazione, rispetto alla normativa precedente, più che formale, con una riorganizzazione delle differenziazioni tra mansioni, ed una – significativa – riduzione delle ore di formazione per addetti e titolari/responsabili, parrebbe sostanziale, ed incentrata su un cambio di paradigma: dal documento, infatti, traspare chiara l’intenzione di spostare l’attenzione dalla formazione esterna all’addestramento interno alle imprese, con un significativo incremento della responsabilizzazione, anche in materia di formazione, degli Operatori Economici (leggi imprenditori) e dei Responsabili dei Piani di Autocontrollo.

Operatori economici che da sempre hanno la responsabilità di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e di tutelare i consumatori, e che da oggi, grazie a questa nuova normativa, avranno anche il merito (e la responsabilità) di “addestrare” adeguatamente il proprio personale, che, nella migliore delle ipotesi, arriverà in azienda con qualche ora di formazione in meno alle spalle (e, forse, qualche carenza in più nella conoscenza di norme e procedure).

 

Se, come CNA Pisa, non possiamo che plaudire ad una semplificazione, ci corre l’obbligo di invitare tutti gli operatori economici dei vari settori coinvolti ad una attenta analisi della normativa, e ad un (ancor più) puntuale affiancamento dei propri addetti, al fine di garantire la piena attuazione di quelle norme e di quelle procedure che sono alla base della tutela della salute pubblica e di noi consumatori, da un lato, e della reputazione delle imprese alimentari, dall’altro.

 

CNA, da sempre al fianco delle imprese artigiane impegnate nel settore agroalimentare, e attenta ai bisogni di tutte le micro, piccole e medie imprese, sta dunque organizzando una serie di eventi per presentare, nel dettaglio, la nuova norma, e avanzare la propria proposta, al servizio delle imprese, per rendere il più agevole possibile il passaggio al nuovo paradigma.