La trasmissione – a cura di Francesca Franceschi e con la partecipazione di Paolo Del Ry – è stata realizzatacol contributo di Castagneto Banca, Vianova, Gruppo Forti e Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.

Al via, giovedì 9 febbraio alle 21, Innovar-sì, il nuovo programma del palinsesto di 50 Canale dedicato all’innovazione e, soprattutto, alle aziende fiore all’occhiello del territorio pisano.

Una vera e propria gara in cui le protagoniste sono 30 imprese o start-up della provincia che – suddivise in 6 gruppi a seconda della tematica di riferimento – si sfideranno cercando di arrivare alla finalissima che vedrà trionfarne solo una.

Il programma a cura di Francesca Franceschi e con la partecipazione di Paolo Del Ry è realizzato insieme a CNA Pisa col contributo di Castagneto Banca, Vianova, Gruppo Forti e Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.

In studio 4 giurati che, al termine di ciascuna puntata, decreteranno il vincitore.

La Giuria, nello specifico, è composta da Francesco Oppedisano, Presidente territoriale CNA Pisa e founder e amministratore delegato di Netresults; Patrizia Costia, Responsabile Aree Digitalizzazione e Education di Fondazione ISI – Fondazione per l’ Innovazione e lo Sviluppo Imprenditoriale; Giuseppe Anastasi, professore di Ingegneria Informatica – Unipi, delegato dal Rettore per la transizione digitale e Direttore Esecutivo del CrossLab per la Trasformazione digitale presso il Polo Tecnologico di Navacchio; Ingegner Luigi Doveri, Presidente Red Lions S.p.A. e delegato dell’Unione Industriale Pisana per attrazione Investimenti.

Durante la settima e ultima puntata siederà tra i banchi della giuria anche Alessio Cavicchi, docente ordinario di Agribusiness e Sviluppo rurale al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali UNIPI e Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione.

Un format dinamico, un contest interattivo e una gara che desidera valorizzare i punti di forza e i circoli virtuosi studiati e messi a punto dalle aziende che, in studio coi giornalisti, parleranno di innovazione a tutto tondo. Innovar-sì è infatti un palcoscenico e una cassa di risonanza per le imprese del territorio che hanno saputo innovare, introducendo nuove modalità di progettazione, di produzione o vendita di beni o servizi; imprese che hanno dato vita, in diversi settori, ad un cambiamento positivo sia facendo cose nuove oppure le stesse con modalità innovative.

“Dopo 6 edizioni del Premio Cambiamenti, premio istituito da CNA Nazionale, dedicato all’innovazione, un premio che negli anni è sempre cresciuto e ci ha permesso, come CNA Pisa, di esprimere sempre una azienda tra le 25 finaliste nazionali, e ben 2 vincitori, ci siamo resi conto di quanto ormai l’innovazione sia pervasiva all’interno della nostra provincia, sicuramente molto è dovuto alla presenza di Università ma esiste un terreno imprenditoriale fertile – commenta con una nota CNA Pisa -.
Innovar-sì vuol rendere questo terreno ancora più fertile facendo conoscere le imprese, per dare loro visibilità, ispirare giovani a fare impresa e meno giovani a pensare di poter cambiare qualcosa nella propria impresa, proprio approfittando di quella innovazione di processo o prodotti che magari hanno visto nel programma”.

Parole confermate dal presidente di CNA Pisa e presidente della giuria di Innovar-sì Francesco Oppedisano: “La collaborazione tra istituti universitari, imprese e istituzioni è fondamentale per riuscire a creare un sistema competitivo che dia la possibilità di inserire nel mercato del lavoro nuove risorse e contestualmente fornire le giuste opportunità a coloro che si sono formati nella nostra città. Oggi il grande problema è trovare talenti, ma se questo coordinamento avvenisse in maniera costruttiva, si riuscirebbe a dare vita ad un sistema integrato che potrebbe portare ad un miglioramento delle strutture di apprendimento, al potenziamento dell’offerta formativa e ad un conseguente miglioramento del tessuto artigianale e industriale del paese.
Ecco che tutti insieme dovremmo lavorare per diffondere lo studio delle materie STEM – (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sempre più richieste da mondo del lavoro e per far conoscere nuovi strumenti come gli ITS che equilibrano il rapporto tra insegnamento teorico e pratico”.