Per adesso la Toscana è in zona gialla, ma dipenderà dall’evolversi delle prossime settimane, quindi l’attenzione va tenuta sempre alta sul il rispetto rigoroso delle misure di prevenzione.
La logica dell’ultimo DPCM uscito il 3 novembre prevede chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio, alla quale appartiene ogni Regione; la suddivisione del paese sarà in tre aree (rossa, arancione, verde) a seconda del rischio sanitario accertato con Ordinanza del Ministero della Salute.
Le attività di parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse, dove però sarà previsto il divieto di mobilità e la chiusura dei negozi, bar e ristoranti (questi ultimi due rimarranno chiusi anche nelle zone arancioni).
Classificazione definitiva delle Regioni
Le attività di parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse, dove però sarà previsto il divieto di mobilità e la chiusura dei negozi, bar e ristoranti (questi ultimi due rimarranno chiusi anche nelle zone arancioni).
Classificazione definitiva delle Regioni
ZONA GIALLA
Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, province di Trento e Bolzano, Sardegna, Umbria, Veneto
ZONA ARANCIONE
Puglia, Sicilia
ZONA ROSSA
Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta
Cosa si potrà fare e cosa no, zona per zona?
Sono adottate misure valide su tutto il territorio nazionale fra cui:
-dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
-nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole
-sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente (v. bar e tabaccherie).
Le disposizioni del Dpcm si applicano dal 6 novembre al 3 dicembre 2020