27 giovani imprenditori della Toscana, appartenenti ad 8 diversi territori, con sincerità e passione hanno raccontato le loro storie ai tempi del Coronavirus, le loro paure e le loro proposte per il futuro: attività imprenditoriali diverse, storie diverse, ma anche tanti tratti e tematiche comuni e ricorrenti.

Un lavoro corale, dove ognuno si è messo in gioco e ha raccontato dal suo punto di vista gli effetti del virus sulla propria impresa, se e come cambierà il modo di lavorare e alcune proposte che potrebbero aiutare la ripartenza

Emergono così, nei vari racconti, le tematiche care e proprie dei giovani imprenditori, l’importanza della rete, del web, l’infrastruttura digitale, lo smart working, l’e-commerce, i webinar, la formazione a distanza, i video tutorial, tutte attività esplose in questo periodo e che hanno permesso a molti, non solo giovani imprenditori, di continuare a lavorare, inventandosi un nuovo modo che ora deve trovare il suo legittimo riconoscimento, strumenti e tutela.

Assistenza fiscale e tributaria, de-burocratizzazione, semplificazione, liquidità, fondo perduto… ma anche protocolli, prevenzione, tutela della persona… questi gli altri temi ricorrenti.

E forse, con l’ottimismo tipico dei giovani, viene fuori che qualcosa di positivo questo virus ci ha insegnato e che, se sappiamo coglierlo, potrebbe essere l’occasione per ripartire migliori, dando più importanza al valore del tempo, alla qualità della vita, procedendo verso l’eliminazione del superfluo, senza dimenticare che è verso il contatto umano con il cliente che speriamo di tornare, perché è un valore aggiunto del fare impresa che difficilmente potrà essere sostituito in altro modo.

Non sappiamo se andrà tutto bene, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di adeguarci alla situazione; quando tutto ripartirà, è tanta la paura di essersi salvati dal virus (speriamo), ma non dalla crisi economica, altrettanto letale.

“Ed è stato proprio in questi momenti difficili che abbiamo quindi sentito il bisogno di confrontarci tra di noi, giovani imprenditori, per non sentirci soli e capire insieme cosa stava accadendo – dice Cristiano Coppi, Presidente regionale dei Giovani Imprenditori Cna – Abbiamo partecipato a riunioni in video conferenza e, a turno, ci siamo raccontati le nostre paure e le incertezze, ma anche la forza con cui intendiamo affrontare la situazione per guardare al domani”.

Così è nato questo documento, contenente storie, proposte politiche, idee per la collettività, modalità intelligenti per convivere con il virus e incentivi per la ripartenza.

“A turno qualcuno ha perso la pazienza e qualcuno, addirittura, ha pianto. Altre volte invece abbiamo persino immaginato che questa crisi potrebbe darci l’opportunità di migliorare noi stessi e le nostre aziende; di ripartire con forza per creare una società migliore. Per questo abbiamo deciso di realizzare questo documento, descrivendo chi siamo e cosa crediamo più utile per il Paese”.

I Giovani Imprenditori sono un raggruppamento di Cna, all’interno del quale ragazze e ragazzi sotto i 40 anni lavorano per rappresentare i problemi delle giovani aziende; in Toscana il gruppo conta quasi 2000 imprese raggruppate per territori.

Scarica adesso il documento: Le-imprese-al-tempo-del-coronavirus-Giovani-Imprenditori-CNA-Toscana

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